Alcune venditrici avevano il carretto. La signora Ivanka di Gropada ci ha mostrato il suo, sul quale c'e' una targhetta con il suo nome e il suo indirizzo. Se i vigili urbani non trovavano la targhetta con i dati, bisognava pagare una multa. Il carretto ha 25 anni. Lo ha costruito il marito di Ivanka che si chiama Vittorio. Poteva portare fino a 4-5 vasi di latte. La signora Ivanka aveva due carretti: con uno portava i vasi da casa fino alla stazione degli autobus, l'altro lo teneva a Trieste. Anche la signora Stana di Trebiciano aveva un carretto che era due volte piu' grande. Questi carretti li avevano anche le donne del Carso e di Corgnale. Nel Breg alcune avevano carretti a due posti, che venivano trainati dall'asinello. Svitek. Il cercine.
Le donne di Trebiciano per raggiungere Trieste impiegavano un'ora. Superavano la sommita' del crinale detto Vrh (cima) e scendevano a Cologna o a Guardiella. Lungo la strada si fermavano a Cologna all'osteria Pr Lúcje ("De Lucia") o a Guardiella (oggi via dello Scoglio) Pr Tonéte ("De Toni") e bevevano dell'acqua con un bicchiere di vino, o uno spritz (sifon). Spesso andavano in gruppo. Negli ultimi anni aspettavano l'autobus n°39 vicino all'Universita' per tornare a casa. Le donne di Padriciano scendevano per la strada di Monte Spaccato fino a San Giovanni. Si fermavano sulla strada principale all'osteria Lenardon. Alcune bevevano un bicchiere di vino, le piu' brave facevano merenda (marenda). Tornavano all'una. D'inverno quando le strade erano ghiacciate, poteva succedere che le donne del latte scivolassero e versassero il latte. Talvolta tornavano a casa sudate, bagnate o infreddolite. Una volta c'era molta piu' neve e la gente non era abbastanza vestita.