vai al sommarioindietroavanti

OGRADA (CAMPO RECINTATO)

Ográda e'il nome che si da' al luogo dove viene tagliata l'erba che diventera' fieno. La ograda ha un proprietario ed e' cintata da muretti di pietra. C'e' un'apertura per entrare che si chiama "vrzéla" (varco). A Gropada su questo varco c'era anche una specie di cardine fatto di pietra dove mettevano un tronco per poter chiudere il passaggio.

Il toro. Disegno di Nicholas Corbo

LA GMAJNA (LANDA)

In Carso, la gmájna (= terra comune incolta, landa) e'un vasto spazio, dove pascolano le mucche. La landa e'di tutto il paese. Nella landa cresce il ginepro. Il Signor Francko ci ha detto che il ginepro cresce per tre anni; il primo anno fiorisce, il secondo le bacche diventano verdi e il terzo maturano. In Carso a Natale usavano il ginepro per "fare l'albero"; oggi e' proibito perché una pianta protetta. A Trebiciano c'erano cinque lande e le chiamavano Prima, Seconda, Terza, Quarta, Quinta. La landa era piena di fiori e di erba, percio' il latte era buono. Poiché l'erba era bassa c'erano anche molte vipere.

I CAMPI

Nei campi una volta coltivavano patate, barbabietole, cavoli, carote, granoturco, rape e altre cose. Le pannocchie e le rape le tagliavano a pezzi e le davano alle mucche nei mastelli (¹kafe). Intorno al campo tagliavano l'erba e facevano il fieno per le mucche. Le mucche non dovevano andare nel campo. Comunque oggi non coltivano piu'.

GLI STAGNI DI TREBICIANO

Il kal (pozza artificiale) e' come una piccola dolina piena d'acqua. Le mucche durante e dopo il pascolo bevevano l'acqua allo stagno. Uno stagno era proprio fuori dal paese ma si e' prosciugato. Un altro stagno si chiamava "Pr Fantaríce". Nel 1929 i bambini fecero un falo' sullo stagno, perché l'inverno era molto freddo. Lo stagno si era ghiacciato e i bambini ci pattinavano sopra. Anche nella piazza del paese, davanti all'asilo, c'era uno stagno. Lo chiamavano "Lu¾'ca" (pozzanghera). Stari kal pri Banih. Lo stagno di Banne denominato Stari kal.

stari kau BANE

Lo stagno di Banne denominato Stari Kal

LA STALLA

Ogni casa aveva la stalla per il bestiame. Ogni mucca aveva la propria catena. Nella mangiatoia mettevano il fieno, che era il cibo delle mucche. Nella stalla c'era un luogo recintato per il vitellino. Li' conservavano anche le foglie secche, che venivano anche chiamate strame (lettiera). D'estate mettevano alle finestre delle tende o delle reti, affinché non entrassero i tafani o mosche cavalline. Il letame veniva portato via con la carriola. Lo ammucchiavano fuori, nel cortile.

vai al sommarioindietroavanti